Dal 12 al 25 agosto si terrà a Cervo (IM) presso Ca' di Nonna Teresa la mostra di pittura "Armonie di colori", personale di Giampiero Tamagno.
Orario Mostra
Giorni Feriali: 16.00/22.00
Giorni Festivi: 10.00/12.00 - 16.00/22.00
Ingresso libero
BIOGRAFIA
Giampietro Tamagno da sempre amante della pittura, inizia a dipingere in età giovanile, dapprima con colori a tempera e, dal 1975, con colori ad olio. Le sue prime opere sono firmate con lo pseudomino “Giampi”. Esordisce al giudizio dei critici partecipando al 5° "Consorso di pittura" indetto dal Comune di Rivalba (TO) nel 1979 ed è premiato. Da allora ha esposto in mostre personali a Torino, Pino Torinese, Rubiana, Rivarolo, La Morra, Orta San Giulio, Champoluc, Gressoney, Morgex, Torgnon e in altri capoluoghi piemontesi. Ha partecipato a mostre collettive e a concorsi di pittura conseguendo successi e riconoscimenti. Ha partecipato a numerosi “stages” di pittori in località montane al seguito del Maestro Mario Fumia e dipingendo “en plein air” ha potuto tradurre con fedeltà sulla tela le bellezze della natura. Le sue opere sono presenti in collezioni private italiane ed estere. Figura in pubblicazioni d’Arte tra cui “Avanguardie artistiche 2005” edito dal Centro Diffusione d’Arte di Palermo e sul catalogo d’Arte “Vent'anni di aderenza artistica culturale vanchigliese 1983-2003” edito dall’Associazione stessa di Torino. È presente nel "Censimento artistico italiano" 2010 edito dal Centro Diffusione Arte.
DICONO DI LUI
"La pittura di Giampiero Tamagno è un espressione fresca, raffinata più che spettacolare, una pittura che deve essere guardata da vicino, gustata nella leggerezza e trasparenza delle stesure, nella plasticità e delicatezza dei segni, nell’armonia degli accordi. Le sue tele evocano immagini, sembrano svelare segreti senza violarne l’intimità, tanto è la delicatezza dell’ispirazione e il tono dei colori sui quali egli indulge con amorevole compiacimento” Sergio Pelizzon
“Giampiero Tamagno, pittore schietto e leale, manifesta un amore infinito per la natura, attraverso la serena armonia celata nel suo cuore di eterno fanciullo, innamorato della libertà creativa del pensiero. Dotato di finissima educazione culturale e di innate valenze espressive, sognatore ed idealista, suole dipingere prevalentemente dal vero. Così ponendosi all’aria aperta, innanzi al cavalletto, a diretto contatto con il soggetto prescelto, Egli traduce, sulla tela, le traspiranti ed ovattate atmosfere paesaggistiche, mediante l’ausilio di una generosa tavolozza, che dal tenero arancio deriva all’aureo giallo, al delicato violetto, alle corpose terre, ai preziosi verdi smeraldo, in un sortilegio sempre nuovo di irripetibili emozioni, tempestate di luci e di colore. Perchè Giampiero Tamagno, pittore verace dallo stampo antico e fedele discepolo della scuola mitteleuropa, dipinge con l’entusiasmo dell’autodidatta e quelle sue fresche e vivaci inquadrature, stagliate sulla tela oppure elargite sulla ruvida superficie della pietra d’altura, modellano squarci di verità risolti a misura d’uomo. E in questo nostro tempo, dominato dal più sfrenato materialismo, molto ci gratifica il soffermarci con particolare riguardo su di un artista di razza, che ancora sa cogliere gli atavici valori esistenziali, manifestando la propria indole con la profondità del proprio sentimento” Aldo Albani
“Giampiero Tamagno, nella pittura ad olio e con gli acrilici su pietra, predilige il paesaggio ed i fiori campestri di reminiscenze ottocentesche, vale a dire, di un verismo temperato di romanticismo, tipico della scuola di Rivara e dei suoi discepoli. L’artista si esprime con cromatismo vivo e solare. Il suo amore per l’ambiente montano lo conduce a dipingere “en plein air” aspetti emotivi di indubbio lirismo” Dario Alessi
“I quadri di Giampiero Tamagno, preferibilmente con soggetti alpestri, sono lievi, dai bei colori naturali, ricchi di particolari, che portano, a chi li osserva, quasi a percepire i suoni e i profumi dei luoghi ripresi dal pennello dell’artista.” Simonetta Corradelli
“ In tutti i lavori di Giampiero Tamagno a farla da padrone è il colore, vero soggetto della rappresentazione, che, steso in maniera attenta ed espressiva dall’artista, permette a coloro che guardano di provare le sensazioni che il pittore ha vissuto durante la fase di realizzazione.” Stefano Grandi
Mostra 2016: Giampiero Tamagno
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